Questo film mica l'ho visto, ve lo devo confessare.
Ma c'è un pezzo di pellicola, in cui il protagonista scrive una lettera a se stesso. E quello l'ho sentito.
"Direi a mio fratello che non deve avere paura. Si smette di amare, e poi si ricomincia"
Ed è così? E' davvero così?
Qualsiasi persona risponderebbe di sì. Io non lo so.
Perchè improvvisamente l'amore mi sembra così difficile da toccare veramente, da essere inaccessibile ai più.
E l'essere anche solo toccata mi lascia un senso di sporco addosso che nessuno potrebbe togliere.
La botta di questo ventenne è stata dura. Ma non lui, solo la botta.
Il nero del livido, che piano piano ingiallisce, proprio come dice Samuele.
E io vorrei solo cancellare. Io, che non cancellerei nulla mai, vorrei solo cancellare.
Tanto forte è dolore.
"eternal sunshine of the spotless mind"
E allora rileggo una mail, di quell'amica lontana, conosciuta alla stazione termini di Roma.
E allora per un attimo il dolore si fa più lieve.
"che eri la più bella e rara della serata l'ha detto il mio amico michele. ma lo penso anch'io.
e più sei rara e bella più è difficile trovare qualcosa che ti somigli, figuriamoci qualcuno.
tua, sempre e sempre di più,
c."
venerdì 23 aprile 2010
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